domenica 17 giugno 2012

IL BORSACCHIO TORNA IN CONSIGLIO: LE ASSOCIAZIONI SCRIVONO AL PRES. CHIODI




Sig. Presidente,

la Deliberazione Legislativa n. 113/5 dell’8 maggio 2012 per ridurre la Riserva Naturale del Borsacchio, tagliandone addirittura 2/3 di fascia costiera ed una parte della pineta litoranea Mazzarosa, con le foci del Tordino e del Borsacchio, è tornata all’ordine del giorno del Consiglio Regionale di martedì 19 giugno 2012. 

Tornerà così all’esame del Consiglio, dopo le tante bugie di chi ha negato che quella proposta costituisse una riduzione dell’area protetta di 40 ettari (da 1.187,67 a 1.148), sostenendo di averla addirittura “ampliata di 50 ettari” e dopo la bocciatura della stessa Legge da parte del Collegio Regionale per le Garanzie Statutarie (bocciatura mai ricordata nella storia legislativa abruzzese). 
Tutti ormai sanno che la popolazione abruzzese non vuole la riperimetrazione. Non la vogliono le associazioni ambientaliste ed i comitati locali. Non la vogliono gli studenti. Non la chiedono le associazioni di categoria. Eppure nel corso della seduta dell’8 maggio scorso anche Lei, Presidente, ha votato per far ridurre l’unica riserva regionale presente sulla costa teramana.
Perché tanta ostinazione nel far passare la riduzione/devastazione di una Riserva naturale? Chi ha interesse a distruggere un bene comune? 
Non vi è una sola ragione, di interesse generale, che giustifichi la scelta di stravolgere la Riserva del Borsacchio. La riperimetrazione sarebbe frutto solo della pressione di pochi e ben identificati personaggi, visti costantemente presenti tra il pubblico durante i lavori del Consiglio Regionale e nei corridoi della II Commissione, quando si discutevano le varie proposte Rabbuffo-Ruffini-Venturoni.

Il buon Politico ed il saggio Amministratore devono agire con giustizia ed equità, dando prova di coraggio e, soprattutto, di rispetto degli interessi e delle aspirazioni dei propri rappresentati. Sulla Riserva del Borsacchio, Lei è certo di aver fatto gli interessi della Collettività?
Batta un colpo Presidente! È ancora in tempo per recuperare, pronunciando una parola decisiva in proposito. Da mercoledì prossimo non sarà più possibile. E nessuno potrà pensare che Lei non sia fortemente e consapevolmente corresponsabile. 

Italia Nostra
Legambiente
LIPU
WWF
Comitato Abruzzese Per La Difesa Dei Beni Comuni
Comitato Riserva Naturale Regionale Guidata Borsacchio


venerdì 8 giugno 2012

PUNTERUOLO ROSSO: ITALIA NOSTRA GIULIANOVA INFORMA


A livello regionale si sta COMBATTENDO da anni una difficile BATTAGLIA contro un AVVERSARIO ostico, il punteruolo rosso che sta compromettendo in maniera significativa una peculiarità delle nostre zone: le Palme.
Italia Nostra intende affiancarsi alla REGIONE ABRUZZO (servizio fitosanitario ex A.R.S.S.A.) come supporto all’ente pubblico e sensibilizzatore del privato al fine di preservare e tutelare un bene comune ed evitare danni irreversibili sia dal punto di vista ambientale sia da quello economico. Il problema ha assunto rilevanza nazionale con DANNI riscontrati dalla Sicilia alla Liguria, dapprima perché sottovalutato poi perché risultato difficilmente gestibile.
“L’AVVERSARIO” è forte, difficile da ATTACCARE e SCONFIGGERE definitivamente, gli interventi di difesa sono costosi e per essere efficaci numerosi (si potrebbe arrivare anche ad 1 trattamento/mese). La FORZA del punteruolo rosso è insita nella posizione all’interno delle palme, nella riproduzione fino a 600 uova/individuo ma soprattutto nell’individuazione, poiché le parti danneggiate-mangiate sono le più giovani, le più nascoste che evidenziano il danno solo all’apertura della foglia. Molte volte quando ci si rende conto  dell’attacco, la palma è già compromessa. Sintomatologicamente quando risulta visibile un’accentuata asimmetria della cima  la situazione è già in fase avanzata, la foglia piegata con la chioma ad ombrello denota una compromissione definitiva della pianta.


Esemplare giuliese

Esemplare giuliese

Quindi sottolineiamo l’importanza dei trattamenti preventivi che per avere massima efficacia devono essere effettuati dall’alto e senza avere mai comunque la certezza dell’efficacia. Al momento in natura non esiste un predatore che possa fungere da nostro ALLEATO ed è anche vero che negli anni i trattamenti hanno avuto una limitata efficacia proprio per la difficoltà nel colpire l’insetto all’interno della pianta. Statisticamente il punteruolo predilige le palme più alte (le più facili da incontrare durante il volo) il danno è causato dalle forme larvali mentre le forme adulte non mangiano ma fuoriescono dalle palme esclusivamente per riprodursi. La palma infetta costituisce per legge un rifiuto speciale quindi prevede anche un elevato costo per lo smaltimento. L’ente pubblico dovrebbe favorire, con convenzioni o prezzi concordati, i privati sia nel momento in cui debbano effettuare trattamenti preventivi, sia nel caso dovessero procedere allo smaltimento come avviene ad esempio nel comune di Martinsicuro con ditte specializzate. Il privato deve avere la consapevolezza che una palma non DIFESA e MONITORATA costituisce un focolaio sempre attivo che può provocare 
un INCENDIO.

Per ulteriori chiarimenti su:

-        -PRODOTTI UTILIZZABILI AUTORIZZATI
-        -LEGISLAZIONE
-        -MONITORAGGIO
-        -SMALTIMENTO
-        -RECUPERO E SALVAGUARDIA DEGLI ESEMPLARI

   ITALIA NOSTRA ed il servizio fitosanitario della regione Abruzzo restano a completa disposizione



Alessandro Del Gaudio
alessandrodelgaudio@yahoo.it


mercoledì 6 giugno 2012

BOCCIATA RIPERIMETRAZIONE RISERVA DEL BORSACCHIO: PUNITA L’ARROGANZA


Il Collegio per le Garanzie Statutarie della Regione Abruzzo
boccia la legge di riperimetrazione della Riserva del Borsacchio.

Il Collegio per le Garanzie Statutarie della Regione Abruzzo (a cui avevano fatto ricorso i consiglieri regionali di Italia dei Valori, Partito della Rifondazione Comunista, Partito dei Comunisti Italiani, Sinistra Ecologia e Libertà e Verdi) ha bocciato la legge di revisione dei confini della Riserva Naturale Guidata del Borsacchio.

Il trio Rabbuffo, Venturoni e Ruffini hanno fatto rimediare una pessima figura al Consiglio Regionale d’Abruzzo ed al Presidente della Regione, Gianni Chiodi, che ha votato la legge. È veramente triste vedere mortificare in questo modo il massimo organo decisionale regionale: ad una scelta sbagliata ha fatto da cornice una incredibile sciatteria legislativa.
Eppure durante le ore di interventi nel consiglio regionale dell’8 maggio scorso i consiglieri di opposizione (ad esclusione di quelli del PD) avevano evidenziato le gravi mancanze e contraddittorietà della legge. Nonostante questo encomiabile lavoro, una maggioranza trasversale ha voluto andare avanti.



Nei giorni successivi abbiamo assistito ad entusiastiche conferenze stampa e dichiarazioni roboanti! Oggi il tutto suona come una presa in giro dei cittadini da parte di consiglieri regionali, profumatamente pagati, ma incapaci di fare una legge corretta dal punto di vista procedurale. Ed è chiaro che i ritardi che continuano ad accumularsi sono esclusivamente colpa di quei consiglieri regionali che invece di seguire i consigli della società civile hanno scelto di seguire l’interesse di qualcuno.
  
Ora la discussione torna in Consiglio regionale.
Sarebbe auspicabile che i consiglieri regionali vogliano affrontare seriamente la questione, mettendo da parte la discussione sul perimetro della riserva (che va avanti inutilmente da 3 anni!) e dotando finalmente l’area protetta del Borsacchio di un comitato di gestione e di un piano di assetto naturalistico che da un lato salvaguardi l’ambiente ed i legittimi interessi dei residenti e dall’altro respinga le mira speculative di pochi.



Comitato cittadino per la Riserva Regionale del Borsacchio
Comitato Abruzzese Beni Comuni
Italia Nostra
Legambiente
WWF